La blockchain è un registro condiviso e distribuito che utilizza il sistema dei “nodi” per raccogliere, organizzare e preservare i dati, certificando le transazioni e garantendone la sicurezza e la tracciabilità.
Letteralmente una “catena di blocchi”, perché i dati sono raggruppati in blocchi concatenati, la blockchain è una tecnologia nata insieme a Bitcoin, la moneta virtuale che supera il sistema bancario ed è utilizzata per il pagamento di un numero crescente di transazioni.
Si tratta di un sistema decentralizzato basato su un registro aperto, condiviso e distribuito che poggia sulla tecnologia peer to peer e che attraverso una rete non gerarchizzata di nodi certifica le transazioni e ne garantisce la sicurezza, la provenienza e l’immutabilità. Per ottenere il via libera per registrare la transazione è necessario, infatti, ottenere l'approvazione del 50% +1 dei nodi.
Le caratteristiche fondamentali della tecnologia blockchain sono le seguenti:
In linea teorica chiunque può scaricare la blockchain e diventare un nodo. Ciò che garantisce la sua sicurezza è che il sistema dei nodi controlla se stesso. Chi opera come nodo, infatti, incassa una piccola parte delle transazioni effettuate. Dunque agire in modo non corretto al di fuori dei protocolli condivisi farebbe crollare il sistema e perdere i relativi guadagni.
Possono essere molteplici e riguardare numerosi settori, in particolare quelli che necessitano di disintermediazione e decentralizzazione.
Il classico esempio è quello della blockchain che si sostituisce a banche o istituzioni finanziarie, rendendo possibile lo scambio di criptovalute, oppure ai notai, poiché fornisce la medesima garanzia di sicurezza e tracciabilità delle transazioni.
Vediamo dunque quali sono i settori in cui è possibile applicare proficuamente questa tecnologia e il perché: